San Donà di Piave
Una pista ciclopedonale per via Circogno. È la richiesta
dei residenti della frazione di Mussetta.
L’iniziativa è delle famiglie che quotidianamente
si trovano in pericolo sulla strada provinciale che mette
in collegamento le frazioni di Mussetta e Grassaga. Dopo aver
già presentato una petizione con 600 firme i residenti
si rivolgono ora al sindaco Francesca Zaccariotto e neopresidente
della Provincia di Venezia perché prenda provvedimenti.
«Da quattro anni attendiamo una riposta - spiegano i
residenti - abbiamo presentato una petizione segnalando la
pericolosità della strada».
«Si tratta di una strada provinciale con la carreggiata
larga cinque metri - aggiungono altri - il limite minimo per
consentire il passaggio, per cui tutto il tratto è
abbastanza stretto in tutta la sua percorrenza. Chi transita
in bicicletta o a piedi deve percorrerla sul ciglio per non
rischiare un incidente con le auto o i camion che spesso viaggiano
a velocità sostenuta. Sono già avvenuti degli
incidenti dovuti a questo problema, alcuni anche di una certa
gravità. Per questo siamo preoccupati di quello che
potrebbe accadere, ci sentiamo in pericolo. Serve la costruzione
di una pista ciclopedonale che metta in sicurezza tutta la
via poiché quotidianamente questo tratto è caratterizza
da un intenso traffico».
Secondo quanto riportano altri cittadini il divieto di transito
del traffico pesante a Noventa ha comportato che i camion
si riversassero tutti su questa strada, che serve anche la
nuova bretella di collegamento con la zona commerciale di
San Donà e l’autostrada.
Altri residenti sottolineano il grande pericolo per gli alunni
che frequentano la scuola elementare “Ancillotto”
che ospita bambini a tempo pieno. Gli interessati segnalano
anche all’altezza della bretella la caduta di un cartello
che indica il divieto di sorpasso. Finora non è mai
stato ripristinato. «Sono già passati quattro
mesi da quando è a terra – spiegano gli abitanti
della zona - abbiamo già avvertito più volte
le autorità competenti perché provvedano a ripristinarlo
in tal senso. Se non intervengono ci penseremo noi a rimetterlo».
Davide De Bortoli |