Mercoledì, 29 Luglio 2009
SAN DONÀ DI PIAVE Dopo avere presentato una petizione con seicento firme i residenti chiedono ora l’intervento diretto del sindaco Francesca Zaccariotto
«Via Circogno pericolosa, serve una pista ciclabile»
La strada provinciale attraversa la frazione di Mussetta. La carreggiata è troppo stretta e non sono mancati gli incidenti.

San Donà di Piave
Una pista ciclopedonale per via Circogno. È la richiesta dei residenti della frazione di Mussetta.
L’iniziativa è delle famiglie che quotidianamente si trovano in pericolo sulla strada provinciale che mette in collegamento le frazioni di Mussetta e Grassaga. Dopo aver già presentato una petizione con 600 firme i residenti si rivolgono ora al sindaco Francesca Zaccariotto e neopresidente della Provincia di Venezia perché prenda provvedimenti.
«Da quattro anni attendiamo una riposta - spiegano i residenti - abbiamo presentato una petizione segnalando la pericolosità della strada».
«Si tratta di una strada provinciale con la carreggiata larga cinque metri - aggiungono altri - il limite minimo per consentire il passaggio, per cui tutto il tratto è abbastanza stretto in tutta la sua percorrenza. Chi transita in bicicletta o a piedi deve percorrerla sul ciglio per non rischiare un incidente con le auto o i camion che spesso viaggiano a velocità sostenuta. Sono già avvenuti degli incidenti dovuti a questo problema, alcuni anche di una certa gravità. Per questo siamo preoccupati di quello che potrebbe accadere, ci sentiamo in pericolo. Serve la costruzione di una pista ciclopedonale che metta in sicurezza tutta la via poiché quotidianamente questo tratto è caratterizza da un intenso traffico».
Secondo quanto riportano altri cittadini il divieto di transito del traffico pesante a Noventa ha comportato che i camion si riversassero tutti su questa strada, che serve anche la nuova bretella di collegamento con la zona commerciale di San Donà e l’autostrada.
Altri residenti sottolineano il grande pericolo per gli alunni che frequentano la scuola elementare “Ancillotto” che ospita bambini a tempo pieno. Gli interessati segnalano anche all’altezza della bretella la caduta di un cartello che indica il divieto di sorpasso. Finora non è mai stato ripristinato. «Sono già passati quattro mesi da quando è a terra – spiegano gli abitanti della zona - abbiamo già avvertito più volte le autorità competenti perché provvedano a ripristinarlo in tal senso. Se non intervengono ci penseremo noi a rimetterlo».
Davide De Bortoli