Sabato, 24 Settembre 2005

Una serie di fiumi e canali navigabili può consentire, con adeguati interventi il collegamento da Venezia a Caorle
Litoranea, valore aggiunto per il turismo
La proposta lanciata da Unione navigazione interna e Consornavi. Favorevoli i Comuni
 
San Donà

Risalire con le motonavi la litoranea veneta , tanti itinerari fluviali lungo le antiche rotte commerciali un tempo solcate dai burci. È la nuova proposta turistica lanciata dall'Unione navigazione interna italiana di Venezia e la Consornavi di Caorle, attraverso le società dei fratelli Glauco Stefanato e Blu Verderame. E l'altro giorno è stato effettuato un viaggio da Portegrandi a Jesolo e da qui a Caorle, con ospiti nel battello amministartori e giornalisti. L'originale iniziativa punta a valorizzare antiche vie di comunicazione acquatiche. Si tratta di corsi che da Venezia si diramano in varie direzioni giungendo fino a Monfalcone, Portogruaro, Padova, Treviso, toccando numerose città storiche delle varie zone. "Ci occupiamo di navigazione per tradizione familiare dal 1662 - ha detto Stefanato - abbiamo ideato diversi percorsi, che possono essere compiuti in uno o tre giorni. Mete turistiche che consentendo di navigare nella storia, alla riscoperta di beni architettonici, naturalistici e assaporando piatti e vini della tradizione locale". Accanto al fascino della navigazione, dunque, anche la possibilità di far lavorare l'indotto. "Per ottimizzare il lavoro - ha continuato Stefanato- è necessario attivare molte sinergie e sviluppare le grandi possibilità dei percorsi, valutando anche gli aspetti tecnici di tutti i tragitti. In alcuni punti ci sono dei passaggi che non possono essere percorsi e andrebbero sistemati (ad esempio a Jesolo il ponte Spano sul Sile)".

Una proposta accolta favorevolmente da molti comuni, lambiti dalle vie d'acqua navigabili. Chi ha già fatto dei passi avanti in questo senso è Quarto d'Altino che per i turisti, in terraferma, ha costruito un percorso della memoria lungo l'antica via Claudia Augusta. Il sindaco Loredano Marcassa specifica che, in accordo con Musile, Jesolo e Cavallino, è stata ideata anche una via ciclabile che collega i quattro comuni costeggiando il Sile. "Per valorizzare la rotta però - ha specificato Marcassa- è necessario che in alcuni tratti del fiume sia compiuta la manutenzione degli argini e la pulizia dei fondali, una decisione rimandata ormai da troppi anni, che compete al magistrato alle Acque e al Genio Civile".

Concorde anche il sindaco di Musile Walter Menazza: "La navigazione è un'ottima idea per dare un impulso vincente a questo tipo di percorso turistico e culturale. In alcune zone della Piave vecchia, però, il deflusso dei detriti impedisce ai natanti di entrare. Serve la risoluzione tempestiva di alcuni aspetti per non perdere questa importante scommessa".

Davide De Bortoli