SAN DONÀ - Ancora rifiuti
abbandonati lungo le sponde del Piavon. Dopo la segnalazione
dei giorni scorsi, l'associazione Vivilabici si è dovuta
far sentire ancora con le autorità competenti per una
nuova, spiacevole, "scoperta": rifiuti triturati
sparsi su una vasta area (in parte ricoperti dai residui vegetali
prodotti dalla fresatura) e in parte abbandonati dentro a
grossi sacchi neri. Il tutto è stato documentato anche
numerose foto, inviate alle stesse autorità e scaricabili
dal sito dell'associazione (www.vivilabici.it).
«Fermo restando che la colpa principale è imputabile
all’inciviltà delle persone responsabili del
deposito di questi rifiuti - sostiene il presidente di Vivilabici,
Gianni Murer -, non possiamo non far osservare che se questi
rifiuti fossero stati rimossi prima di procedere al taglio
della vegetazione riparia il danno ambientale sarebbe stato
di minore entità. Chiediamo quindi che la rimozione
dei rifiuti avvenga in tempi brevi e comunque prima che la
ricrescita del canneto li ricopra. E soprattutto che in futuro
le Amministrazioni comunali interessate e il Consorzio di
Bonifica operino in maniera concertata e cioè che il
Consorzio non proceda al taglio della vegetazione se prima
le Amministrazioni comunali o gli altri enti competenti, non
hanno rimosso i rifiuti».
Nelle scorse settimane rifiuti a cielo aperto erano stati
rinvenuti nel territorio di Eraclea e Torre di Mosto: in entrambi
i casi sono stati rimossi dopo le segnalazioni. (F.Cib.) |
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