SAN DONÀ DI PIAVE – «I ciclisti non sono
dei criminali». Il presidente dell’associazione
culturale Vivilabici, Gianni Murer, replica stizzito alla
presa di posizione dell’assessore alla sicurezza Alberto
Schibuola, che nei giorni scorsi aveva annunciato la linea
dura contro i ciclisti indisciplinati.
In particolare contro chi non usa i fanali di sera, chi corre
sui marciapiedi e chi non usa le piste ciclabili laddove esistono.
«Non ci piace il tono minaccioso dell’assessore»,
è la prima replica di Murer. «Vogliamo ribadire
che il ciclista, assieme al pedone, rappresenta la parte debole
dell’utenza stradale e, quando sbaglia, ne paga più
di tutti le conseguenze con danni alla propria persona mentre
rappresenta un rischio molto modesto per terzi». Per
il presidente dell’associazione le regole si fanno rispettare
senza fare proclami e minacce, parallelamente ad una promozione
e a iniziative che agevolino l’uso della bici. «Se
talvolta il ciclista è costretto a rifugiarsi sul marciapiede
è soltanto per il fatto che molto spesso mancano le
condizioni, nell'attuale organizzazione del traffico, che
possano garantirgli di non essere travolto, specialmente in
certe fasce orarie della giornata (vedi via Battisti, via
XIII Martiri, corso Silvio Trentin). Pensiamo inoltre che
la Polizia locale debba svolgere il proprio servizio per garantire
la sicurezza di tutti i cittadini senza preconcetti e senza
"vittime" predesignate». (F.Cib.) |