Riccardo Coppo
PORTOGRUARO - Da Cavanella d'Adige a Bibione in bicicletta,
attraversando Chioggia, Pellestrina, Lido di Venezia, Punta
Sabbioni, Cavallino, Lido di Jesolo, Eraclea Mare, Portogruaro
e Caorle: la Litoranea veneta "si apre" al turismo
lento. È stato presentato venerdì, alla Borsa
Internazionale del Turismo di Milano, il nuovo itinerario
cicloturistico «Provincia di Venezia, la litoranea veneta:
cinque suggestive escursioni giornaliere in bicicletta».
Testimonial d'eccezione del progetto realizzato dalla Provincia
di Venezia, l'ex campione del mondo di ciclismo Moreno Argentin.
Grazie a queste cinque escursioni, la terraferma veneziana
diventa accessibile agli gli amanti della bicicletta e per
tutti i turisti che prediligono un approccio "slow",
lento, con il territorio che scelgono di visitare. I cinque
percorsi sono stati "trasferiti" su materiale cartaceo
tradotto in quattro lingue (italiano, inglese, francese e
tedesco) che sarà distribuito grazie alle rete Iat
provinciale e promosso alle più importanti fiere del
turismo.
La prima escursione consente, partendo da Cavanella d'Adige,
di raggiungere Chioggia e Sottomarina attraverso la laguna,
costeggiando il Lungomare Adriatico, il centro di Chioggia
e la traversata da Chioggia a Pellestrina. Il secondo percorso
si snoda dall'Isola di Pellestrina e raggiunge l'Isola del
Lido di Venezia sino a Punta Sabbioni, o in alternativa, partendo
dal Tronchetto, consente di arrivare a Punta Sabbioni attraversando
il Parco di San Giuliano, Lido di Venezia e Pellestrina. Da
Punta Sabbioni, grazie al terzo itinerario, costeggiando la
laguna ed il canale Podelio si potrà raggiungere Jesolo.
Il quarto percorso inizia alla Conche di Cavallino e, attraversando
il Sile lungo l'alzaia del Fiume e Lido di Jesolo, prosegue
sino ad Eraclea Mare. L'ultimo itinerario si dirige verso
Caorle per proseguire poi sino all'Isola dei Pescatori ed
alla spiaggia di Bibione.
«Questo progetto - ha dichiarato l'assessore provinciale
al turismo Giorgia Andreuzza - promuove un approccio diverso
al turismo nel nostro territorio, permettendo un approccio
"lento" e sostenibile che garantisce all'ospite
un contatto diretto con la natura e il territorio. Nel 2011
la Provincia di Venezia ha registrato 35 milioni di visitatori,
ma di fronte a questi numeri è necessario progettare
e sviluppare nuove iniziative, che vadano ad intercettare
gli interessi di un turismo "eco". E infatti, gli
itinerari rientrano nel progetto 202020 che raggruppa tutte
le azioni volte alla riduzione del 20 per cento delle emissioni
nocive nell'aria entro il 2020.
«Il nostro primo mercato - ha aggiunto la Andreuzza
- è quello dei turisti austriaci, tedeschi e del Nord
Europa che amano la vacanza a contatto con la natura. Una
recente indagine di mercato rileva che ogni anno 7 milioni
di turisti tedeschi sono orientati a fare una "vacanza
in bicicletta". Questo progetto diventa fondamentale
per migliorare l'offerta del turismo lento e si integra perfettamente
con la conoscenza delle tipicità culturali e enogastronomiche
del territorio». |