Mercoledì, 15 Aprile 2009
Il progetto prevede l’utilizzo di tessere magnetiche: si integra con la rete di piste ciclabili e il finanziamento regionale di 60mila euro per la "mobilità alternativa"
"Bike sharing", la città a misura di bicicletta
Entro un paio di mesi verranno messi a disposizione una quarantina di mezzi in cinque punti strategici del centro

San Donà di Piave
Girare San Donà affittando una bicicletta. Sarà possibile a partire dal prossimo settembre grazie al progetto denominato Bicincittà. L’attività di “bike sharing”, letteralmente “bicicletta condivisa”, prevede una quarantina di mezzi suddivisi in cinque postazioni dislocate in punti strategici della città: all’autostazione di piazza IV Novembre, in via Baron vicino alla stazione del treno, accanto all’ospedale in via Nazario Sauro, in via Perugia a servire la cittadella degli studenti e via Dei Laghi nella zona del centro commerciale. La circolazione sarà garantita tramite tessere elettroniche dotate di un microchip a cui sarà abbinato il nominativo degli utenti.
«Una realtà già attiva in altri Comuni come Bassano o Torino - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Giansilvio Contarin - l’obiettivo è trovare una soluzione simile, ecologica e sicura per l’impiego delle biciclette in città, in modo da favorire la mobilità alternativa al mezzo privato. In questo senso stiamo anche elaborando dei progetti nuovi per favorire la diffusione del “bike sharing”, accompagnato da altri incentivi all’uso di mezzi pubblici. Stiamo predisponendo tutta la documentazione per il bando di concorso, saranno necessari ancora un paio di mesi per essere operativi».
La realizzazione del progetto collegata alla messa in rete delle piste ciclabili di San Donà è finanziata dalla Regione con 60 dei 130mila euro complessivamente necessari. «Appena abbiamo visto il bando regionale - precisa Contarin - abbiamo preparato subito gli elaborati». Ad applaudire all’iniziativa è Franco Baradel, portavoce dell’associazione sportiva Magicabike: «Stimola a usare le due ruote - conferma Baradel - In città d’arte come Barcellona è già attiva e utilizzabile a una cifra modica. Sarà necessario naturalmente realizzare i collegamenti con le piste ciclabili». «Sui percorsi protetti stiamo andando avanti – precisa Contarin – Recentemente via Trento è stata sistemata con la realizzazione della pista ciclabile come in via Gorizia, nel tratto davanti alla casa di cura Rizzola, in cui tra un paio di mesi sarà ripristinato il doppio senso di circolazione».
D.D.B.