Giovedì, 12 Novembre 2009
SAN DONÀ
Ciclo-pirati, tolleranza zero
RICHIAMO
«Faccio appello al senso di responsabilità»
L’assessore alla Sicurezza Schibuola annuncia l’inasprimento dei controlli contro chi viaggia in bici senza rispettare le norme del Codice
L’ANNUNCIO
L’assessore alla Sicurezza: «Le regole si rispettano»
VIETATO
Chi telefona sulla sella è passibile di sanzione

Fabrizio Cibin

SAN DONA' DI PIAVE - Pugno di ferro con i ciclisti indisciplinati. Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza, Alberto Schibuola, dopo molte segnalazioni di persone che continuano a usare i marciapiedi come piste ciclabili e altri che corrono anche in ore serali senza che la loro bicicletta sia dotata di fanalini anteriore e posteriore. Ma anche per chi non utilizza le “vere” piste ciclabili e chi non vede segnali e auto perché sta telefonando o inviando messaggi con il cellulare.
«San Donà di Piave è una città con grandi tradizioni ciclistiche: abbiamo avuto anche un campione del mondo, ci sono numerosi gruppi ciclistici amatoriali. Devo purtroppo segnalare che molti ciclisti di tutte le età, il problema è trasversale, continuano ad utilizzare i marciapiedi come piste ciclabili».
Qualche mese fa il comandante della Polizia municipale Danila Sellan aveva avviato uno specifico controllo anche per sanzionare chi non utilizza le vere piste ciclopedonali: questo tipo di comportamento, oltretutto, è considerato tra le cause di alcuni incidenti anche gravi che si verificano sulle strade. Così pure il transito sul lato opposto: anche di recente la Polizia Locale ha sanzionato, dando così il concorso di colpa, i ciclisti coinvolti in incidenti stradali in ordine ai quali è stato dimostrato che correvano sul lato sbagliato della strada.
«Un altro problema che da adesso in poi si accentuerà, dato l'accorciarsi delle giornate – continua Schibuola –, è quello delle innumerevoli biciclette senza fanale anteriore e posteriore. Questo costituisce un grosso problema di sicurezza, perchè è stato causa di numerosi incidenti».
Il Codice della strada è preciso in questo senso, visto che prevede l’obbligo di disporre di tutti i dispositivi di segnalazione, sia visiva che sonora, quindi sia i fanali che i campanelli, anche se le sanzioni non sono molto elevate, ovvero 23 euro.
«Per questo faccio appello al senso di responsabilità dei ciclisti sandonatesi, anche perchè ne va della loro vita, perché al più presto provvedano a sistemare i loro mezzi». Dopo l’appello “di prevenzione”, che richiama anche a un senso di responsabilità civile di tutti i cittadini, ci sarà l’intervento di repressione. «La polizia locale – conclude l’assessore – sarà particolarmente attenta a questo problema e sanzionerà chi non si adegua alle nome vigenti».

SANZIONE DI 148 EURO E VIA 5 PUNTI DALLA PATENTE
Rischia grosso anche chi pedala con le cuffiette

SAN DONÀ DI PIAVE – Partiamo dall’ultima novità legislativa, ovvero la multa a chi telefona o ascolta l’Mp3 mentre va in bici. È l’articolo 173 e prevede 148 euro e 5 punti in meno sulla patente. Chi corre sul marciapiedi (articolo 143), dovrebbe essere sanzionato con 38 euro. Altro malcostume: correre in strada senza utilizzare la pista ciclabile, sanzione di 23 euro (articolo 182, comma 2). Senza fanale (ma la norma è estesa anche agli altri dispositivi di segnalazione, come il campanello): multa da 23 euro.