Due Regioni e tre provincie
unite da percorsi pedonali e ciclabili. E in mezzo il fiume
Livenza, il territorio e la sua gente. È questo "Gira
Livenza", progetto che prevede la valorizzazione ambientale
e turistica del corridoio fluviale del fiume Livenza e dei
suoi affluenti attraverso la creazione di una rete di collegamenti
tra i percorsi ciclabili della provincia di Venezia, capofila
dell'iniziativa, e gli itinerari delle provincie di Treviso
e Pordenone, in Friuli Venezia Giulia.
L'iniziativa, presentata ieri a Caorle nel corso della Fiera
dell'Alto Adriatico, ha sviluppato un progetto pilota, curato
dal Gal e dai Comuni di Caorle e Torre di Mosto, che prevedeva
la creazione di percorsi ciclabili e opere idrauliche che
rendessero fruibile il Livenza. Con «Gira Livenza»
questa filosofia è stata riproposta su scala decisamente
più ampia: al termine dei lavori (il cui costo complessivo
sfiora i 250mila euro) saranno disponibili un itinerario ciclopedonale
lungo ben 110 chilometri e saranno garantite nove ore di navigabilità
lungo il Livenza grazie alla realizzazione di varie opere.
Tra queste, in particolare, l'installazione di pontili nella
frazione di Cà Cottoni e a Torre di Mosto e la sistemazione
di quelli già esistenti a Boccafossa e a San Stino
di Livenza.
La parte tecnica del progetto è stata curata dall'architetto
Roberto Pescarollo in collaborazione con l'agronomo Paolo
Ziliotto. «Il fiume Livenza ha una forte potenzialità
turistica - ha commentato l'assessore provinciale al Turismo
Giorgia Andreuzza - e con Gira Livenza, progetto che si inserisce
nel filone del turismo lento, pensiamo di poter offrire ai
turisti, sempre più interessati all'ambiente, l'occasione
di conoscere le bellezze del nostro territorio».
L'obiettivo finale del progetto è quello di porre le
basi per la creazione di un sistema di «greenways»
denominato «Boschi e fiumi della Repubblica di Venezia»
che coinvolga anche i corridoi fluviali di Sile, Piave e Lemene.
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