e p.c.
Al quotidiano "Il Gazzettino"
Al quotidiano "La Nuova Venezia"
Al quotidiano "La Tribuna di Treviso"
Al Comitato "Cittadini per il Territorio" di Ceggia
Alla redazione di Radio San Donà
San Donà di Piave, 20 Marzo 2005
Oggetto: Bosco Olmé di Cessalto.
L’Associazione Culturale Vivilabici (aderente alla F.I.A.B., Federazione
Italiana Amici della Bicicletta) si associa al Comitato "Cittadini
per il Territorio" di Ceggia, a tutte le altre associazioni e singole
personalità che in questi mesi hanno espresso la propria contrarietà
al progetto di realizzazione di una nuova arteria stradale a ridosso del
Bosco Olmé di Cessalto e del percorso-vita che unisce il centro di
Ceggia al bosco medesimo.
Vivilabici ha tra i propri obiettivi istituzionali quello di incentivare
l’uso della bicicletta sia in ambito urbano, come mezzo alternativo di trasporto
su percorsi casa/lavoro o casa/scuola, sia in ambito extraurbano a scopo
ricreativo e di esplorazione del territorio.
A tale proposito Vivilabici ha già documentato diversi itinerari
cicloturistici di lunghezza variabile dai 30 ai 50 km che si sviluppano
nell’area del Veneto Orientale, interessando le province di Venezia e di
Treviso. Alcuni di questi percorsi, consultabili visitando il sito web:
http://www.vivilabici.it/itinerari/index.htm , passano proprio accanto al
Sito di Interesse Comunitario corrispondente al Bosco Olmé di Cessalto.
Da qui nasce la nostra preoccupazione e il nostro appello in favore della
salvaguardia di un biotopo la cui valenza ambientale, storica e testimoniale
è unanimemente riconosciuta.
Noi riteniamo che una strada, che dovrà sopportare un notevole volume
di traffico, non possa passare a soli 30 metri dal margine di un bosco pena
il progressivo degrado e arretramento/scomparsa dello stesso nel volgere
di pochi anni.
Consapevoli del fatto che vanno recepite le istanze di quei cittadini che chiedono che il traffico commerciale debba comunque essere allontanato dai centri urbani chiediamo alle Amministrazioni preposte che venga abbandonato il progetto di realizzazione della nuova strada provinciale 58 a ridosso del Bosco Olmé e venga invece esplorata l’ipotesi di utilizzo della viabilità esistente e, in subordine, di spostare il tracciato dell’arteria di collegamento tra Ceggia ed il casello autostradale di Cessalto in modo da consentire la sopravvivenza di questo ultimo e importante residuo di bosco planiziale.
Siamo inoltre convinti che i problemi derivanti dal traffico e dal conseguente inquinamento, non si risolvono necessariamente o solo costruendo altre strade (che contribuiranno, in un circolo vizioso, a peggiorare la qualità della vita in questo Territorio) ma favorendo anche la mobilità con veicoli a basso impatto ambientale, incentivando l’uso dei mezzi pubblici e, perché no, delle biciclette.
Distinti saluti.
Il Presidente dell’Associazione Vivilabici